Dal 1° luglio 2019 è iniziata la sostituzione degli scontrini e delle ricevute fiscali con gli equivalenti documenti commerciali, mediante l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi elettronici.

Il documento commerciale elettronico sostituirà di fatto i vecchi scontrini e ricevute fiscali e potrai emetterlo attraverso due modalità:

  1. utilizzando un registratore di cassa telematico (RT)
  2. servendoti della procedura web “documento commerciale online” presente nel portale Fatture e corrispettivi del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Scontrino fiscale, chi deve adeguarsi?

Rientri nell’obbligo se sei un commerciante al minuto e comunque se sei un soggetto che emette ricevute fiscali e, dunque, un artigiano, un albergatore o un ristoratore.

Scontrino fiscale, quali sono i soggetti esonerati?

Puoi ritenerti escluso dall’obbligo di emissione di scontrino elettronico se, in base alla normativa vigente, eri già fuori dal parametro di certificazione dei corrispettivi.

In sintesi, non sei soggetto a scontrino elettronico se rientri in una di queste categorie:

  • tabaccai
  • giornalai
  • taxi
  • operatori a bordo di navi, aerei o treni
  • venditori di prodotti agricoli
  • servizi di telecomunicazione
  • radiodiffusione
  • trasporto pubblico di persone e veicoli
  • soggetti che effettuano operazioni marginali

Scontrino elettronico, le sanzioni in caso di irregolarità (dettagli nella Legge di Bilancio 2021)

La procedura di registrazione e trasmissione dei dati ha come obiettivo la lotta all’evasione e obbliga tutti i soggetti interessati alla memorizzazione e all’invio dei dati fiscali. La sola mancata applicazione di una delle due procedure costituisce motivo di sanzione, e più nello specifico:

  • 90% dell’imposta corrispondente all’importo non documentato, con un minimo di 500 euro;
  • chiusura temporanea dell’esercizio nelle ipotesi di quattro distinte violazioni in giorni diversi all’interno di un quinquennio (articolo 2, comma 6, del Dlgs n. 127/2015).

Bisogna inoltre sottolineare che è punita anche l’omessa installazione del registratore di cassa telematico, con una sanzione da 1.000 fino a 4.000 euro.

Ecco perché la memorizzazione dei dati e la trasmissione degli stessi costituiscono a tutti gli effetti un unico adempimento. Pertanto, se effettui una corretta memorizzazione ma una errata trasmissione all’Agenzia delle Entrate, sarai passibile di sanzione, così come se compili una memorizzazione infedele ma invii regolarmente i dati.

Che cos’è il registratore di cassa telematico (RT)?

Si tratta di un registratore di cassa con capacità di connettersi a internet che permette di eseguire molteplici funzionalità all’interno della tua attività commerciale. Nasce con lo scopo di registrare e inviare tutti i dati di fatturazione degli esercizi di vendita al minuto all’Agenzia delle Entrate.

Una prima differenziazione dei registratori di cassa telematici divide questi ultimi in:

  • RT fisso
  • RT portatile

Per sapere se il registratore di cassa telematico che disponi rispetta la normativa vigente entrata in vigore nell’ottobre 2016, basta consultare l’area tematica “Fatture elettroniche e corrispettivi telematici”.

Come i vecchi registratori di cassa, anche quello telematico memorizza istantaneamente l’operazione ed emette il documento commerciale. Contrariamente ai vecchi dispositivi, però, oggi l’RT senza alcun tuo intervento sigilla elettronicamente il file contenente i dati dei corrispettivi della giornata trasmettendolo all’Agenzia delle Entrate in totale sicurezza.

Perché scegliere un registratore di cassa telematico?

Soprattutto in caso di un’elevata emissione di scontrini (che equivale ad un elevato numero di operazioni) ti converrà disporre di un registratore di cassa telematico. Se hai un bar, ristorante o sei un’attività al pubblico che genera una grossa mole di operazioni, sarà molto più comodo e funzionale per te lavorare mediante un RT che velocizza ed automatizza il processo di memorizzazione e trasmissione dei dati.

La gestione fiscale della tua attività sarà molto più semplice e godrà di molteplici vantaggi se scegli un registratore di cassa telematico:

  • Non dovrai più tenere il registro dei corrispettivi
  • Non sarà più necessaria la conservazione delle copie dei documenti commerciali rilasciate ai clienti (con un conseguente risparmio)
  • Non dovrai conservare il libretto di servizio, perché i dati sono trasmessi telematicamente e possono essere consultati in qualsiasi momento nel portale Fatture e Corrispettivi.
  • Avrai una riduzione dei costi per la verifica che con i vecchi registratori era annuale e con i nuovi diventa biennale.

Se utilizzi un registratore di cassa telematico devi unicamente preoccuparti di avere una connessione internet attiva, almeno nel momento di chiusura cassa in cui l’RT trasmetterà i dati all’Agenzia delle Entrate.

Non preoccuparti se a fine giornata non riesci a collegarti ad internet e il sistema di invio dei dati non avviene. Hai a disposizione 12 giorni di tempo per inviare i dati fiscali o riconnettendo l’RT alla rete internet o copiando il file dei corrispettivi (sigillato dall’RT) su una memoria esterna (es. chiavetta USB) e utilizzando l’apposita funzionalità di upload di tale file presente nel portale Fatture e Corrispettivi. Questa procedura può esserti utile come sistema di emergenza qualora avessi problemi di connessione ad internet.